El-Nino c’è, ma fortunatamente l’Italia è lontana !

Non esiste attualmente nessuna certezza scientifica che metta in relazione questo fenomeno climatico periodico che si verifica nell’oceano Pacifico centrale e modifiche climatiche generali del pianeta.

In climatologia El Niño-Oscillazione Meridionale, conosciuto anche con la sigla ENSO (El Niño-Southern Oscillation), è un fenomeno climatico periodico che si verifica nell’Oceano Pacifico centrale nei mesi di dicembre e gennaio in media ogni cinque anni, ma con un periodo statisticamente variabile fra i tre e i sette anni. Il fenomeno provoca inondazioni, siccità e altre perturbazioni che variano a ogni sua manifestazione. Si ritiene anche che possa avere effetti su scala globale attraverso modificazioni della circolazione atmosferica in tutto il pianeta ma ad oggi non esiste certezza scientifica per questo effetto.

fonte: NASA/JPL-Caltech

fonte: NASA/JPL-Caltech

L’ENSO è un fenomeno che presenta una componente oceanica, chiamata El Niño o La Niña, il primo caratterizzato da un riscaldamento e la seconda da un raffreddamento delle correnti dell’Oceano Pacifico centro-orientale, e una componente atmosferica, chiamata Oscillazione Meridionale, caratterizzata da cambiamenti dei livelli di pressione nel Pacifico centro-occidentale. Le due componenti sono mutuamente accoppiate e reciprocamente coinvolte: quando è in corso la fase di riscaldamento delle acque (El Niño), la pressione del Pacifico occidentale è alta e quando è in corso la fase di raffreddamento delle acque (La Niña), la pressione del Pacifico occidentale è bassa.

Si parla di El-Nino quando la superficie della parte centrale dell’Oceano Pacifico manifesta un incremento della temperatura di almeno 0,5 °C per un periodo di tempo non inferiore ai 5 mesi. Se invece la temperatura è inferiore alla media stagionale di almeno 0,5 °C nello lo stesso periodo si è in presenza della fase opposta detta Niña. Sappiamo che il fenomeno è reale, che esiste da moltissimo tempo, anche se sembra proporsi con maggior frequenza e persistenza nella regione di origine, dove le ripercussioni climatiche sono effettivamente molto rilevanti. Dubbie sono invece le possibilità che ne possa risentire il clima su scala planetaria, giacché non si hanno riscontri sicuri su correlazioni dirette fra il riscaldamento abnorme della superficie marina ed alterazioni temporanee delle condizioni climatiche anche in località molto lontane. Non è cosa certa, in altre parole, se anche regioni come l’Europa e il Mediterraneo ad esempio possano subire effetti di un fenomeno tanto lontano, tipo estati torride .